Camminando tra i banchi dell’evento Bricks & Friends 2025 a Carmagnola (TO), ci siamo imbattuti in un affascinante diorama LEGO® Classic Space.
Come sapete, il mondo LEGO® vintage ha sempre una forte presa su di noi…
Perché i set LEGO® vintage non sono solo costruzioni: sono ricordi vivi, sono pomeriggi sul pavimento con la fantasia come unica regola, sono sogni in miniatura…
È l’infanzia che riaffiora, con i suoi silenzi pieni di gioco, le astronavi ed i castelli costruiti pezzo dopo pezzo, le scatole aperte con il cuore in gola — magari dopo una pagella, un compleanno, o solo perché qualcuno ci voleva vedere felici.
Ecco perché questa creazione ci ha subito catturati. Non è solo un insieme di set: è un album dei ricordi, un tributo emozionante a un’epoca di pura immaginazione… arricchito da alcune costruzioni perfettamente integrate e da divertenti easter egg per i fan più attenti.
Ci siamo fermati ad ammirarla a lungo, e abbiamo colto l’occasione per conoscere l’autore, Roberto Antonini, con cui si è subito creata una sintonia perfetta.
Abbiamo parlato del suo percorso, dei ricordi legati ai set storici, e del fascino intramontabile dell’universo LEGO® Classic Space.
Ecco cosa ci ha raccontato:
Ciao Roberto! Complimenti per il tuo diorama: vuoi raccontarci come è nata la tua passione per i LEGO® e come si è evoluta nel tempo?
Nasce molto tempo fa, non ricordo l’età esatta, ma ricordo bene la passione che mi ha sempre accompagnato con i mattoncini. Grazie per l’apprezzamento al mio diorama Classic Space, è stato l’ultimo LEGO® con cui ho giocato prima di attraversare la mia “dark age”. Come si dice tra noi appassionati, è quel periodo in cui ci si allontana dal mondo LEGO®, nel mio caso è coinciso con l’adolescenza e si è interrotto nel 2012, quando LEGO® ha iniziato a produrre i set ispirati a The Lord of the Rings. Da quel momento è rinata la scintilla, ho conosciuto nuovi amici e dal 2014 sono diventato un espositore a tutti gli effetti.
Qual è il tuo primo ricordo legato ai set LEGO® Classic Space e che emozioni hai provato ridando vita a questi set?
Il mio primo set Classic Space è legato a un periodo delicato: un mio ricovero in ospedale. I miei genitori mi regalarono il set LEGO® 920 Alpha-1 Rocket Base come augurio di pronta guarigione. Lo montai subito, direttamente nella stanza d’ospedale, tra l’invidia dei miei compagni di stanza! Ridare vita oggi a quei set è stato un viaggio nella memoria e un’emozione intensa.
Oltre al Classic Space, ci sono altri temi LEGO® vintage a cui sei particolarmente legato o che ti piacerebbe esplorare in futuro?
Sono un po’ appassionato di tutto il vintage, che per me rappresenta il “REAL LEGO®”, come dice spesso il mio amico Marco Ferri. Ultimamente mi sto dedicando anche all’acquisto di set pre-1976, ma con uno spirito diverso: non per farci dei diorami, ma per pura collezione e ricordo.
Ci sono diversi easter egg nel tuo diorama… ce ne racconti qualcuno?
Ce ne sono tre o quattro, a seconda dello spazio disponibile nell’allestimento. Il più evidente è il monolite nero di 2001: Odissea nello Spazio, presente nel mio diorama dal 2017. Un altro, per i più esperti (o “nerd” che dir si voglia), è una piccola MOC del Guardiano dell’Eternità, tratto dall’episodio Uccidere per amore della serie classica di Star Trek. Gli altri due… ve li lascio alla vostra curiosità. Vi invito a cercarli nelle prossime esposizioni!
Com’è stata l’esperienza di esporre il tuo lavoro a Bricks & Friends 2025? Che tipo di reazioni hai ricevuto dai visitatori?
È il secondo anno che partecipo a Bricks & Friends, e quest’anno mi è piaciuto molto: c’è stato più passaggio ma anche più qualità e interesse da parte del pubblico. Il mio diorama, devo dire, non è tra i preferiti dai bambini: attira soprattutto chi ha un’età vicina alla mia (sono nato alla fine degli anni ’60), ma l’esplorazione spaziale conserva sempre un certo fascino anche per qualche giovane visitatore. La fantascienza è cambiata tanto, ma rimane affascinante.
Secondo te, cosa rende ancora oggi così speciale il tema LEGO® Classic Space?
Il vintage ha sempre un fascino unico. Per chi è cresciuto con i mattoncini, il Classic Space – come tutti i set di quegli anni – è incredibilmente giocabile. Avevano una leggera difficoltà di costruzione, più per la lettura delle istruzioni che per la tecnica. Quello che mi affascina ancora oggi è che con pochi pezzi, e nemmeno troppo diversi tra loro, si potevano costruire mille cose. La fantasia è sempre stata il vero segreto di quei set.
Che consiglio daresti a chi desidera riscoprire i set vintage e magari iniziare a costruire un proprio diorama?
Un consiglio solo: lasciate libera la fantasia. Non ci sono limiti. Con i mattoncini, si può fare tutto!
La chiacchierata con Roberto Antonini ci ha ricordato perché amiamo così tanto il mondo LEGO®: non solo per i set, i mattoncini o la tecnica costruttiva, ma per le storie che ognuno di noi riesce a raccontare attraverso di essi.
Il suo diorama Classic Space non è solo un’opera da ammirare, ma un ponte tra generazioni, un invito a riscoprire la bellezza del gioco libero e della creatività più autentica. Se anche tu sei rimasto affascinato da questo universo fatto di stelle, basi lunari e rover spaziali, allora… non smettere mai di costruire!
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