Tra i tanti nuovi amici AFOL conosciuti durante l’edizione 2025 di Bricks & Friends, uno degli incontri più interessanti è stato quello con Massimiliano Galfione, autore – insieme a suo figlio – di uno dei diorami che abbiamo maggiormente apprezzato.
Da un lato un maestoso scenario Castle, che richiama l’atmosfera epica dei set LEGO® degli anni ’80; dall’altro una vivace e dettagliata Classic Town, costruita con grande cura e amore per il dettaglio. Un lavoro che non colpisce solo per la qualità tecnica, ma soprattutto per il significato affettivo che porta con sé.
Massimiliano, infatti, costruisce insieme a suo figlio, condividendo con lui una passione che va oltre il gioco: mattoncino dopo mattoncino, stanno scrivendo una storia fatta di creatività, complicità e momenti speciali vissuti fianco a fianco.
In questa intervista ci ha raccontato com’è nato tutto, come vivono questa avventura a due e quali sogni stanno ancora costruendo, sempre all’insegna del mondo LEGO®.
Ciao Massimiliano! Quando è nata la tua passione per i mattoncini LEGO®? Hai vissuto un periodo di “dark age” o sei sempre stato un fan senza pause?
Ciao! La mia passione per i mattoncini Lego è nata da bambino quando a 7 anni mi regalarono il primo set: l’ufficio postale. Da bambino tutti i set venivano montati e poi smontati per creare nuove costruzioni fantasiose. Verso l’adolescenza è iniziata la “dark age” perché ero preso da altre passioni, ma quando mio figlio Stefano si è approcciato ai Lego Duplo sono ritornato “bambino” ed è ripartito tutto…diciamo che sto recuperando gli anni persi!
Sei più legato alla linea Castle o alla Classic Town? Che ricordi hai legati a questi temi?
Sono legato ad entrambe le linee perché molti set in esposizione sono quelli con cui giocavo quando ero piccolo. I Castle mi ricordano la mia infanzia quando con la fantasia venivo trasportato indietro nel tempo, in un mondo fatto di cavalieri, di battaglie, di draghi e stregoni.
Con i Classic Town invece potevo essere un pompiere che spegneva incendi, un poliziotto a caccia di ladri, un meccanico oppure un benzinaio…
I mattoncini stimolavano la mia fantasia e mi permettevano di giocare ogni giorno in maniera diversa, senza mai annoiarmi.
Lo sfondo con il tramonto aggiunge un’atmosfera davvero speciale al diorama Castle: ricorda moltissimo le iconiche scatole LEGO® degli anni ’80 e ’90. È stata una scelta voluta in tal senso?
Esatto, ho voluto restare il più fedele possibile alle immagini che si trovavano sui vecchi cataloghi o sulle scatole dei set. Secondo me ha un bell’impatto visivo per lo spettatore e rende meno dispersivo e più completo il diorama. L’idea dello sfondo è nata per la mia prima esposizione Bricks & Friends a Carmagnola nel 2024. Attualmente è in fase di preparazione il terzo pannello…il regno si espande!
Quando avete iniziato a costruire insieme tu e tuo figlio? Com’è nato questo momento di condivisione?
Quando Stefano era molto piccolo (forse aveva due anni) abbiamo montato insieme il primo trenino Duplo per poi passare ad altre sue passioni come Jurassic, Super Mario, Star Wars, fino ad arrivare alla costruzione, sempre insieme, del suo primo diorama Space, che ha esposto l’anno scorso a Carmagnola. Quest’anno invece ha costruito da solo un diorama Classic Town. Il mio contributo si è limitato all’organizzazione della disposizione dei vari elementi per rendere più armoniosa la città. L’amore per i mattoncini sta crescendo insieme a lui e non si limita alla semplice costruzione, ma alla ricerca di pezzi vintage che smonta, lava e rimonta e questo ci permette di condividere molto tempo libero.
C’è un momento speciale che ricordate con emozione vissuto a Bricks & Friends?
Sono stati due giorni di pura emozione, ma conoscere grandi costruttori e poter condividere con loro la passione che ci unisce è stato davvero speciale. La parte più bella, però, è stato vedere gli occhi luccicanti di gioia degli adulti, che vedevano scorci della loro infanzia in quei mattoncini, gli stessi che hanno costruito gli anni più spensierati della loro vita.
Pensi che costruire con i LEGO® abbia rafforzato il vostro rapporto?
Sicuramente costruire con i Lego, come ho già detto prima, ci permette di trascorrere insieme molto tempo libero, durante il quale ci confrontiamo e a volte discutiamo.
Io cerco sempre di insegnare qualcosa a mio figlio, data la nostra differenza di età e di esperienza, ma molte volte è lui che insegna a me perché la creatività e l’immaginazione di un bambino non hanno eguali.
Parteciperete ad altri eventi nei prossimi mesi?
Sicuramente saremo presenti alla prossima edizione di Bricks & Friends, che consideriamo una tappa fissa, essendo noi carmagnolesi. Gli impegni famigliari e scolastici sono molti, ma ci ritaglieremo del tempo per fare altre esposizioni. Ci piacerebbe moltissimo partecipare a nuovi eventi: siamo solo all’inizio!
Storie come quella di Massimiliano e Stefano ci ricordano che i mattoncini LEGO® sono molto più di un semplice gioco: sono un linguaggio universale, un ponte tra generazioni, un’occasione concreta per stare insieme, condividere tempo, sogni e creatività.
Costruire fianco a fianco, padre e figlio, significa dare forma non solo a castelli e città, ma a legami profondi, a ricordi indelebili, a momenti che rimarranno impressi ben oltre la posa dell’ultimo pezzo… se mai ce ne sarà uno.
Da decenni i mattoncini LEGO® uniscono, emozionano e continuano a farlo nel modo più bello che ci sia: insieme.
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